Una sezione del progetto mosaico individua nell’Authenticum, nella sua più antica tradizione manoscritta e nella storia degli studi che se ne sono occupati lungo gli ultimi cinque secoli, un nucleo tematico omogeneo e ben delimitato, idoneo inoltre a mettere a frutto le potenzialità dello strumento informatico in quest’ambito della ricerca storico-giuridica.
L’Authenticum – insegnano i manuali – è la collezione dei testi integrali in latino (parte in originale parte in una peculiare versione dal greco) di 134 Novellae Constitutiones emanate da Giustiniano tra il 535 e il 563. Per lungo tempo dimenticata, la collezione fu riscoperta dai glossatori bolognesi nel XII secolo. Superate le iniziali perplessità di Irnerio, i glossatori inserirono l’Authenticum, assieme al Codice al Digesto e alle Istituzioni, nel più ampio ‘progetto editoriale’ teso al recupero dell’intera compilazione giustinianea. L’uso scolastico a partire da Accursio e sino alla prima età moderna si limitò tuttavia a una selezione di circa 97 Novellae (solo a seguito degli sforzi degli umanisti e della Scuola storica si giunse, molto tempo dopo, a recuperare l’intero corpus authenticorum). I motivi di tale scelta continuano a essere ignoti, anche se è probabile che abbia lungamente pesato lo scetticismo del caposcuola.
La tradizione manoscritta dell’esegesi preaccursiana documenta come la scelta di Accursio sia stata tutt’altro che comunemente condivisa e come, al contrario, in pratica, i vari maestri costruirono ciascuno una propria collezione. Se ne conoscono e conservano 29 testimoni sopravvissuti, di cui il progetto presenta la descrizione, che è stata peraltro assunta come linea guida di un percorso che intende far convergere contributi di carattere storico-filologico, rilevanti integrazioni di contenuto storico-storiografico e immagini digitalizzate di alcuni dei testi in modo da costruire un percorso scientifico integrato da più livelli.
Le descrizioni dei 29 manoscritti– che consentono di ricostruire l’atteggiamento plurale della scuola più antica – provengono da un ampio lavoro di ricerca di Luca Loschiavo, in parte già rifluito in contributi a stampa e in parte ancora inedito, e vengono affiancate dalle descrizioni di Heimbach, confrontate con il repertorio di Dolezalek, corredate, dove possibile, dalle immagini digitali e collegate in catene ipertestuali a percorsi bibliografici, catalografici e storiografici.
Valorizzando il momento ottocentesco di rifondazione degli studi storico giuridici sulle fonti, determinato dalle iniziative di Savigny e della sua scuola, si è inteso far confluire nel nucleo tematico dell’Authenticum, materiali che costituiscono oggetto proprio della storia della storiografia e della Forschungsgeschichte.
A partire da un dimenticato contributo di Weis, maestro di Savigny, attraverso gli implusi di Cramer, Wenck, dello stesso Savigny e di Haubold, Hänel e di altri protagonisti della stagione grande stagione delle “riscoperte”, si è poi tenuto conto ovviamente dei fondamentali contributi di Biener e dell’edizione di Heimbach. E’ infatti ancora lungo la strada aperta entro tali circuiti che si sono poi andati disponendo i lavori storiografici, editoriali e filologici più vicini a noi nel tempo.
L. Loschiavo, C. Vano
Loschiavo L., Il codex graecus e le origini del Liber authenticorum. Due contributi alla storia dell’Autenticum, in ZSSt. RA 127 (2010), pp. 115-171.
Loschiavo L., Intorno al privilegio della ‘praescriptio centum annorum’, in Aa. Vv., Itinerari giuridici. Per il quarantennale della Facoltà di Giurisprudenza dell’Abruzzo, Milano 2007.
Loschiavo L., La Riforma gregoriana e la riemersione dell’Authenticum. Un’ipotesi in cerca di conferma, in «Rivista internazionale di diritto comune», 19 (2008).
Vano C., «Il nostro autentico Gaio». Strategie della scuola storica alle origini della romanistica moderna, Napoli 2000.
Vano C., Der Gaius der Historische Rechtschule. Eine Wissenschaftsgeschichte des Römischen Rechts, Frankfurt 2008.
Vano C., La Scuola storica tedesca, le Novelle e un appunto ritrovato: nuovi approcci alla tradizione dei testi, in: L. Loschiavo, G. Mancini, C. Vano (a cura di), Novellae Constitutiones. L’ultima legislazione di Giustiniano tra Oriente e Occidente, da Triboniano a Savigny, Atti del Convegno Internazionale (Teramo, 30-31 ottobre 2009), Napoli 2011, pp.303-320
Vano C., Las Novelas y la escuela. Vidas de textos y biografía (colectiva) de la Historische Rechtsschule, in: Esteban Conde Naranjo, Vidas por el Derecho, Universidad Carlos III de Madrid, Editorial Dykinson