3. | Berlin, Staatsbibliothek, Preussischer Kulturbesitz, lat. fol. 271 (antea Rosny 2394) | sigla B1 |
I + 158 ff. membr., mm. 325 x 200 (rifilato)
fascicolazione: | 1-98, 106, 1c+1c+1c+1c, 114 |
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età: | secc. XII – XIII |
origine: | Italia |
provenienza: | Biblioteca Rosny; Louis le Peletier de Rosanbo; Pierre Pithou |
scrittura: | |
testo: | miscellaneo |
ornamentazione: | nell’Authenticum si riduce sostanzialmente alla grande “I” iniziale (f. 1ra) che scende lungo quasi l’intera prima colonna ed è fitta di decori geometrici e alle altre “I” poste all’inizio di ogni costituzione e caratterizzate da motivi ornamentali in rosso e blu che continuamente si rinnovano. Sui margini si segnalano inoltre alcuni (rari) disegni a penna e fantasiosi intrecci di lettere opera dello scriba delle glosse B1 (v. infra), spesso volti a formare la parola Nota(introduttiva dei notabilia) |
contenuto:
I. | (ff. 1ra-78vb+78bis) Authenticum (sec. XII.2; Italia) |
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II. | (ff. 79ra-82vb) Authentici fragmenta duo (sec. XII.1; Italia) |
III. | (ff. 83ra-86vb) Novellarum extravagantium fragmenta (sec. XII ex. / XIII in.) |
IV. | (ff. 87ra-91rb) Appendix Novellarum extravagantium (sec. XIII; Italia ?) |
V. | (ff. 91va-110vb) Epitome Iuliani fragmentum (sec. XIII; Italia ?) |
VI. | (ff. 111ra-154vb) Summa Codicis Tubingensis (sec. XII ex.; Italia ?) |
VII. | (ff. 155ra-158rb) Summa Codicis Berolinensis (sec. XIII; Francia ?) |
Descrizioni – Hänel, Bibliothek der Herzogin, pp. 380-381; Id, Epitome, p. XVI; Heimbach, Authenticum, pp. LXXIII-LXXVII nr. 109; Kroll, Novellae, Praef., p. XVI; Loschiavo, Summa Berolinensis, pp. 5-22; A. Fingernagel, Die illuminierten lateinischen Handschriften süd-, west- und nordeuropäischer Provenienz der Staatsbibliothek zu Berlin PK 4.-12. Jahrhundert, Wiesbaden 1999, pp. 45-46 (su Manuscripta Mediaevalia).
Bibliografia – Alla numerosa letteratura già indicata in Dolezalek, Verzeichnis, si devono ora aggiungere Loschiavo, Summa Berolinensis; Minnucci, Tractatus, pp. lxvi-lxviii e passim; Kaiser, Epitome Iuliani, p. 310 nt. 305. |
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Authenticum
Testo
inc.: | In nomine domini nostri Iesu Christi. R/. De heredibus et falcidia. Consitutio prima et Si heres legata solvere noluerit. I<mperator Iustinianus> augustus. Iohanni p<refecto> pre<tori>o .ii°. Const. prima. R/ <I>MPERATOR IUSTINIANUS AUGUSTUS. Occupatis nobis ... (Nov. 1.pr.) |
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expl.: | ... tranquillitas per omnia custodiri provideat. (Nov. 123.ep.) |
expl. alter: | ... quecumque nostre presint rei publice. (Nov. 45.ep.) |
nr. delle novv. presenti: | 94 (95 se si considera anche il testo della Nov. 45 aggiunta successivamente). La Nov. 85 (Coll. VI.13) è ripetuta una seconda volta nella IX collatio |
testo: | assenti le Novv. 15 e 128 (la Nov. 63 mancante al suo posto, figura invece nella IX collatio |
inscriptiones: | sempre presenti |
subscriptiones: | presenti saltuariamente |
collationes: | indicate (nel marg. sup. ma successivamente) |
extravagantes: | presenti le Novv. 11, 13 e 21 |
Nov. 8 | completa di Notitia, Edictum e Iusiurandum |
IX collatio: | 118, 119, 120, 124, 131, 127, 159, 134, 86, 106, 132, 143, 11, 13, 21, 63, 85, 123 [45] |
Glosse
Nei margini si incontrano unicamente glosse preaccursiane di almeno tre mani. Solo due di queste sono presenti in pratica lungo tutto il testo. Appaiono entrambe piuttosto antiche (terzo quarto del XII sec.) ma, contrariamente a quanto sostenuto dallo Heimbach, si deve ritenere anteriore quella che ad un primo sguardo appare scolorita e che invece è stata così ridotta da una superficiale raschiatura. Ad essa (B1), che si distingue anche per l’uso di tagliare la “s” lunga con una coda all’indietro del tipo di quella solitamente usata per la “p” (pro) o la “q” (quod), appartengono glosse tanto interlineari che marginali prive di sigle e soprattutto alcune authenticae.
La seconda mano (B1’), in inchiostro più scuro, riporta anch’essa glosse interlineari e marginali, ed è fra queste ultime che si ritrovano le uniche munite di sigla. Con rare eccezioni, tale sigla è sempre la m. di Martino Gosia così che questo Authenticum appare uno dei principali testimoni della sua esegesi sulle Novelle giustinianee.