Mosaico

Liverpool, F.4.1

12. Liverpool, University Library, F.4.1 sigla Liv
212 ff. membr.; mm. 370 x 220 (il codice è stato rifilato)
fascicolazione: 1-78, 86 (Institutiones) + 1c (arbor consanguineitatis); 96, 10-178, 184, 198, 206 (Authenticum); 21-288, 296, 302 (Tres Libri) + 1c (f. di guardia)
età: secc. XIII – XIV
origine: Italia
provenienza:
scrittura:
testo: miscellaneo
ornamentazione: La decorazione è quella consueta dei manoscritti giuridici di questa età. Nelle Institutiones la grande I iniziale della prima parola della Const. proemiale è resa con la miniatura di una figura in abiti regali che si allunga sulla colonna di sinistra. Il resto della parola (I)MPERATORIAM è reso con lettere capitali in inchiostro rosso e blu alternato. Analogamente accade all’inizio dei libri successivi. Nell’Authenticum oltre alle parole iniziali <I>MPERATOR IUSTINIANUS eseguite in lettere capitali e in inchiostro rosso e blu alternato (la miniatura che doveva costituire la prima grande ‘I’ non è però stata eseguita), l’ornamentazione si riduce alle sole ‘I’ iniziali delle inscriptiones: queste ultime scendono sul margine della colonna e sono caratterizzate da un ricorrente motivo ornamentale bicolore.
contenuto:
I. (ff. 1ra-54vb) Institutiones (sec. XIII, Italia)
II. (ff. 55r-v) Arbor consanguineitatis (sec. XIII)
III. (ff. 56ra-139vb) Authenticum (sec. XIII.1 Italia)
IV. (ff. 140ra-202vb [rectius 212vb]) Tres libri Codicis (sec. XIII/XIV Italia)
Bibliografia – Dolezalek, Verzeichnis, ad v.
***
Authenticum
Testo
inc.: <I>MPERATOR IUSTINIANUS. Occupatis nobis ... (Nov. 1.pr.)
expl.: .... per omnia custodiri provideat. (Nov. 123.ep.)
nr. delle novv. presenti: 95
testo: assenti le Novv. 110 e 125; la Nov. 3 si interrompe anticipatamente (c. 1.pr.)
inscriptiones: presenti ma in forma abbreviata
subscriptiones: assenti
collationes: sono indicate regolarmente sul margine superiore
extravagantes: del tutto assenti
Nov. 8 completa di Notitia, Edictum e Iusiurandum
IX collatio: 118, 119, 120, 124, 131, 127, 159, 134, 86, 106, 132, 143, 128, 123
Glosse
Allo stato attuale, sui margini si incontra quasi unicamente l’apparato accursiano (qui con il sistema delle lettere). Sono presenti anche additiones successive che appaiono spesso chiuse dalle sigle di Iacopo da Belviso.
Il precedente apparato di glosse è stato accuratamente raschiato anche laddove i margini sono poi rimasti liberi dalla Glossa ordinaria. Rimangono tuttavia ancora evidenti tracce delle glosse preesistenti sia, sporadicamente, nei margini (in particolare la rasura ha, in qualche raro caso, risparmiato le rubriche dei capitoli dell’Epitome Iuliani posti in margine ai corrispondenti passaggi) sia, soprattutto, nelle interlinee. Qui infatti l’inchiostro lucido permette di riconoscere chiaramente sia i segni di richiamo delle glosse marginali sia un discreto numero di glosse interlineari. Queste ultime (particolarmente numerose nella Nov. 1) appartengono tutte alla stessa mano e sono quasi sempre coincidenti con quelle degli strati B2, E2r e P3. Molto rare le sigle (R. e al.). Non si tratta però di un ulteriore testimone dell’apparato di Alberico. In qualche caso, infatti, le uniche coincidenze sono quelle con i manoscritti che riportano l’apparato azzoniano. Poiché questo aveva certamente ripreso molte delle glosse già presenti nell’apparato Rogerio/Alberico, è allora più probabile che si trattasse proprio di un apparato azzoniano. Nella Nov. 17 si individua solo qualche interlineare, spesso però con un tenore originale. La rasura non ha lasciato invece sopravvivere glosse preaccursiane, nemmeno interlineari, nella Nov. 90.

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