Mosaico

Würzburg, mpjf 4

28. Würzburg, Universitätsbibliotek, M. p. j. f. 4 sigla Wu
130 ff. membr., mm. 305 x 205
fascicolazione: 16 + 1c, 2-310, 48, 5-610, 78, 8-1112, 1214 + 1c, 134
età: sec. XII.2
origine: Italia
provenienza: Würzburg, Dombibliothek
scrittura: gotica incipiente
testo:
ornamentazione: La decorazione, certamente prevista, non è stata tuttavia realizzata se non in minima parte. L’intera prima colonna (f. 1ra), destinata a una grande miniatura iniziale, è infatti rimasta bianca. Così, anche per buona parte del manoscritto, in corrispondenza dell’inizio delle costituzioni e lungo il margine interno della colonna, è stato lasciato bianco uno spazio destinato alla decorazione della grande I iniziale di (I)mperator. Solo a partire da f. 88rb la decorazione è stata invece eseguita (v. poi ff. 89ra, 94ra/va, 98vb) o ne sono stati almeno tracciati i disegni preparatorî (ff. 94v e 111v).
contenuto:
I. (ff. 1rb-130vb) Authenticum (sec. XII.2, Italia)
II. (f. 128ra) Bulgarus, Quaestiones de facto tres (sec. XII.2, Italia)
Descrizioni - Heimbach, lxxxii, nr.124; H. Thurn, Die Pergamenthandschriften der ehemaligen Dombibliothek, [Die Handschriften der Universitätsbibliothek Würzburg, III.1] Wiesbaden 1984, pp. 114-115
Bibliografia - L. Chiappelli, Glosse d’Irnerio, p. 185 nt. 1; E. Seckel, Über neuere Editionen juristischer Schriften aus dem Mittelalter. I., in ZSSt. RA 21(1900), pp. 272-274; Weimar, Handbuch p. 245.
***
Testo
incipit: <...> Occupatis nobis ... (Nov. 1.pr.)
explicit: ... Iubemus igitur <nullum iudicantium ...> (Nov. 125.1)
nr. delle novv. presenti: 95
testo: la Nov. 3 si interrompe anticipatamente; sono assenti le Novv. 63 e 110
inscriptiones: quasi sempre presenti
subscriptiones: presenti saltuariamente
collationes: annotate sul margine superiore; a margine della rubrica di ogni costituzione è indicato il posto che a quella Nov. compete nella collatio
extravagantes: assenti
Nov. 8 completa di Notitia, Edictum e Iusiurandum
IX collatio: La serie originale della IX collatio (ora scompaginata da errori nell’ultima legatura) doveva essere: 118, 119, 120, 124, 131, 128, 123, 127, 159, 134, 86, 106, 132, 143, 125.
Glosse
Sui margini di questo manoscritto si incontrano tre differenti mani di glosse. La più antica è una mano professionale subito riconoscibile per l’inchiostro più chiaro, i caratteri più piccoli e l’iniziale della prima parola in evidenza. Essa riporta sicuramente l’apparato di Rogerio.. A questa mano più antica appartengono molti notabilia, tutte le glosse interlineari e un certo numero di glosse marginali fra le quali se ne trovano con la forma di authenticae, precedute cioè dalle lettere CN (Constitutio Nova). A questa mano risalgono, in fine, sia le glosse che rilevano l’assenza delle novellae (extravagantes) dalle sedi che dovevano avere secondo l’archetipo del Liber authenticorum sia le tre quaestiones de facto di Bulgaro individuate ed edite dal Seckel (f. 128r).
La seconda mano riporta l’apparato di Azzone che è piuttosto ricco e curato anche se sui primi fogli assai poco leggibile a causa del cattivo stato di questi. Notevole la coincidenza con le glosse dei corrispondenti apparati azzoniani riprodotti nei mss. Bamberg jur. 4, Graz, El Escorial S.I.9 e New Haven.
È finalmente riconoscibile anche una terza mano che però non è presente su tutto il manoscritto ma compare solo saltuariamente attorno ad alcune novelle. Si tratta di glosse che spesso integrano le glosse azzoniane, magari proseguendole, e che non hanno corrispondenza in alcun altro manoscritto. Più volte è richiamato il Decretum. In più occasioni queste glosse appaiono chiuse dall’attribuzione ad Azzone (sec. az.).

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