L’utilità dell’Arbor actionum per conoscere con facilità i dettagli e
le peculiarità di ogni azione processuale romana nasce dall’uso combinato e simultaneo
dell’elenco di distinctiones collocato in calce alle due tavole e della successione di
lettere e puntini che all’interno di ogni disco accompagna il nome di ciascuna actio:
l’elenco delle distinctiones serve infatti ad interpretare e decifrare le caratteristiche
dell’azione che sono espresse da Bassiano tramite il codice composto dalle lettere e dai
puntini.
L’articolazione delle operazioni necessarie per la comprensione del
meccanismo classificatorio complessivo impone il rispetto di un ordine logico rigoroso, che
è così sintetizzato da Bassiano in una delle annotazioni esplicative che accompagnano
l’Arbor: «Quotiens de natura alicuius actionis queris, primo diuisiones, secundo figuras,
tercio puncta considerabis». Occorre quindi fare riferimento in primo luogo alle divisioni,
poi alle figure (ossia alle lettere) e infine ai puntini.
Più specificamente, l’elenco delle distinctiones è strettamente
connesso alla progressione delle lettere dell’alfabeto – riprodotte nei manoscritti accanto
ad ogni divisione – in modo che a ciascuna distinctio corrisponda sempre ed invariabilmente
la stessa lettera. Da ognuna delle distinctiones dell’elenco si originano da un minimo di
due ad un massimo di quattro categorie, che costituiscono le species della distinctio. A
ciascuna di queste categorie, secondo l’ordine progressivo che occupa nella distinctio
(ordine rigorosamente e stabilmente determinato), sono associati da uno a quattro puntini,
disegnati sopra il nome della categoria stessa. In questo modo, ciascuna categoria di azioni
può essere facilmente individuata ricorrendo all’indicazione congiunta di una lettera
dell’alfabeto (connessa ad una determinata distinctio dell’elenco) e del numero di puntini
che si trovano su quella lettera (numero legato alla specifica categoria di azioni che
scaturisce dalla distinctio).
Se si passa a questo punto ad esaminare le singole azioni del diritto
giustinianeo, collocate (all’interno di altrettanti dischi) nelle due tavole della struttura
dell’Arbor, si vedrà che all’interno di ogni disco, oltre all’indicazione del nomen di
ciascuna azione, sono ripetute le stesse dodici lettere dell’alfabeto corrispondenti alle
distinctiones elencate a piè di pagina, e sopra di esse sono riprodotti i puntini che
contrassegnano le categorie originate dalla distinctio. La presenza di uno, due, tre o
quattro puntini sopra le lettere dell’alfabeto sta ad indicare – secondo il meccanismo già
spiegato – l’appartenenza dell’azione alla prima, alla seconda, alla terza o alla quarta
categoria nata dalla distinctio alla quale la lettera dell’alfabeto si riferisce.
Le parole con cui Bassiano illustra questo meccanismo nelle note
esplicative all’Arbor actionum sono le seguenti: «Omnis figura in circulo posita totam
designat diuisionem, quota in circulo vel alphabeto reperitur. Omne punctum in figura
positum totum designat diuisionis membrum quotum in illa figura reperitur, per quam diuisio
designatur».
In questo modo, ciascuna azione giustinianea risulta esattamente ed
invariabilmente connessa ad una delle categorie alternative che nascono da ogni distinctio
generale. Mediante questo metodo classificatorio, basato sulle lettere e sui puntini che
accompagnano tutte le azioni giustinianee, è possibile individuare in maniera semplice,
sicura ed immediata – dilucide dice una glossa in un manoscritto di Erlangen dell’Arbor
actionum – l’appartenenza di ciascuna azione alle categorie nascenti dalle dodici
distinctiones iniziali. Si può conseguentemente stabilire per ogni azione una dettagliata
definizione che tenga conto delle sue principali caratteristiche: si consideri ad esempio
che la rei vindicatio, basandosi sul sistema delle lettere e dei puntini, può essere
definita actio civilis, in rem, persecutoria rei, in simplum, stricti iuris, perpetua,
transitoria, nec famosa, directa (sc. non utilis), directa (sc. non contraria), singularis,
simplex. Solo in pochi casi eccezionali di incertezza nella definizione delle
caratteristiche di una particolare azione può accadere che ad una lettera non siano
associati puntini, oppure che vi sia contrasto sul numero di puntini da assegnare a quella
lettera. La metodologia classificatoria così delineata risulta perciò del tutto completa ed
esauriente al fine di conoscere tutti i caratteri essenziali di ciascuna actio processuale
giustinianea.